Saldare ad elettrodo è forse una delle tipologie di saldatura più conosciute tra gli hobbisti in quanto è probabilmente la più semplice da utilizzare vista la mancanza di gas specifici presenti negli altri tipi di saldatura.
In generale il processo di saldatura avviene perché si desidera unire due parti metalliche tra di loro e per farlo si tende ad apportare materiale. Nella saldatura ad elettrodo questo materiale è contenuto proprio nell’elettrodo. La macchina per la saldatura è semplicemente uno scatolotto di un certo peso con dei cavi alle cui estremità sono attaccate morsetti di poli opposti. Questi morsetti andranno a creare il collegamento necessario a formare un circuito di corrente; essi infatti vanno collegati su due rispettivi punti come segnalano le indicazioni della saldatrice: un morsetto andrà attaccato alla parte da saldare mentre l’altro ha il compito di afferrare l’elettrodo. Una volta settata la saldatrice, appoggiando l’elettrodo alla parte da saldare, si chiuderà il cerchio di corrente che innescherà a sua volta una scintilla andando a sciogliere l’elettrodo sul materiale da saldare.
In ogni tipologia di saldatura è necessario proteggere sempre il corpo e soprattutto gli occhi con la maschera per saldatura.
Puoi trovare sul mercato saldatrici tradizionali o saldatrici inverter: una saldatrice inverter è preferibile in quanto eroga corrente in modo più uniforme rendendo la saldatura di maggior qualità. È importante scegliere la potenza della saldatrice ma anche la tipologia e lo spessore dell’elettrodo in base al materiale da saldare.
Ricorda di rimuovere le scorie rilasciate dall’elettrodo con dei colpi sulla saldatura oppure raschiandola via con la spazzola in ferro.
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